Tab Article
Svizzera, Cantone tedesco. È il febbraio del 1959 e alla radio si sente la canzone vincitrice dell'ultimo Festival di Sanremo: Piove di Domenico Modugno, col suo indimenticabile ritornello Ciao ciao bambina. Valeria è una giovanissima immigrata italiana alle prese con un mondo completamente diverso dal suo, quel paese della campagna friulana che ha dovuto lasciare per forza, appena diciottenne, con un lungo viaggio in treno. Fra razzismo, sfruttamento e delusioni, Valeria intravede però una possibilità di emancipazione: cambia lavoro, impara cose nuove, studia tedesco e da brutto anatroccolo inizia a trasformarsi in cigno. Le sue giornate non sono solo fatica, ma anche incontri, e una continua curiosità verso il nuovo alimentata da una grande voglia di vivere. Nonostante tutto, il gusto del divertimento esplode gioioso nelle serate danzanti, nei locali per soli italiani, tra valzer, rumbe, polke e cha cha cha, ascoltando i grandi successi dell'epoca. "Ciao ciao bambina" parla degli amori, delle sconfitte e delle speranze di un gruppo di giovani spaesati, raccogliendo la sfida ai clichè sull'emigrante italiano e rilanciando la palla nella semioscurità della nostra storia recente, là dove si diventa definitivamente quello che si è. Una storia personale che è anche una pagina della nostra storia collettiva. Un romanzo a fumetti che è un ritratto dei giovani italiani degli anni Cinquanta, e nello stesso tempo una riflessione agrodolce sull'eterna questione dell'emigrazione.